La relazione tra visitatori e musei è profondamente cambiata negli ultimi anni e in modo particolare durante la pandemia, costringendo i musei a riflettere sulla propria funzione e sulla modalità di costruzione della propria offerta.
Quale identità può assumere il museo di oggi?
É un argomento molto attuale e il Museo Archeologico di Vigevano ha accettato questa sfida. Grazie a occasioni di incontro e ascolto a ad una attività di coinvolgimento laboratoriale, nel museo si è realizzata la co-ideazione e la co-progettazione di una proposta progettuale di valorizzazione che ha reso questo luogo un motore creativo e turistico per la città.
Verso i nuovi Musei: non più esclusivi luoghi passivi dove apprendere attraverso percorsi predefiniti e statici, ma officine di talenti e competenze che si trasformano grazie al contributo di professionisti e principalmente di studenti, luoghi di contaminazione, laboratori di ricerca e di visione del futuro simili alle linee guida del Bauhaus europeo.
Le classi 4B TUR, 3° E 3B TUR dell’Istituto Casale di Vigevano hanno avuto quest’anno il privilegio di poter collaborare, grazie al Museo Archeologico della Lomellina, ad “Immaginare il Museo”, un progetto di grande rilevanza didattica e relazionale, che ha unito un Museo, una Scuola Secondaria Superiore e una Facoltà Universitaria.
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA LOMELLINA
Il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina ha sede nei suggestivi spazi della cosiddetta terza scuderia del Castello Sforzesco di Vigevano, voluta da Galeazzo Maria Sforza su progetto di Maffeo da Como negli anni Settanta del Quattrocento. Istituito con il compito di conservare ed esporre in un’unica sede un considerevole patrimonio archeologico proveniente dal territorio della Lomellina, il Museo è attualmente interessato da importanti cambiamenti finalizzati al miglioramento dell’accessibilità e della fruizione, con la conseguente revisione degli apparati didascalici.
LA SPERIMENTAZIONE DIDATTICA DEL POLITECNICO
Coordinati dalla Direzione regionale Musei Lombardia, l’istituto del Ministero della Cultura che gestisce i musei statali nel territorio lombardi, gli studenti del terzo anno della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano (Laboratorio di Conservazione dell’Architettura Storica – Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni) hanno lavorato per un intero semestre (Settembre 2023-Gennaio 2024) negli spazi espositivi del Museo, ospitati all’interno del castello di Vigevano. Si sono cimentati sui temi della conservazione, accessibilità e fruizione delle collezioni, ragionando sulla progettazione di un nuovo ingresso per il Museo e sull’allestimento del primo piano.
Gli interventi prevedono: la realizzazione di un nuovo ingresso privo di barriere architettoniche accessibile sia dal punto di vista fisico che culturale, con un occhio critico anche sugli arredi per l’accoglienza e sulla biglietteria; l’ampliamento tanto degli spazi espositivi del primo piano del Museo (attualmente non aperto al pubblico e in via di adeguamento) quanto delle collezioni, arricchite, sia pure temporaneamente, dall’arrivo del nucleo di opere dell’artista Regina Cassolo Bracchi.
La figura di Regina è stata di recente rivalutata e questa esposizione antologica permetterà di approfondire lo studio della sua opera e di individuare – nel medio periodo – future soluzioni per una esposizione definitiva. Le proposte progettuali hanno mostrato come si tratti di interventi solo in apparenza secondari, poiché comportano importanti ricadute per la valorizzazione dell’ intero complesso monumentale.
L’AVVENTURA DEI RAGAZZI DELL’ISTITUTO CASALE
Gli studenti dell’ITS Luigi Casale di Vigevano alla fine del laboratorio sono stati coinvolti per essere istruiti, in veste di giovani ciceroni, a raccontare ai vigevanesi e ai turisti il lavoro degli universitari.
I ragazzi sono stati protagonisti di giornate di studio all’interno del Museo che hanno avuto come obiettivo la formazione alla lettura e all’analisi del patrimonio costruito, in particolare gli aspetti di analisi e gli ambiti di trasformazione del Museo Archeologico Nazionale della Lomellina che si sono offerti come caso studio privilegiato e ideale per le attività del laboratorio svolto dagli studenti del Politecnico.
Non è stato facile per alunni di un percorso di studi orientato a materie turistiche dover affrontare argomenti tecnici come il rilievo geometrico e dei materiali, il riconoscimento delle forme di alterazione e degrado e l’individuazione delle tecniche per la conservazione sono strumenti intesi all’acquisizione della consapevolezza del valore testimoniale e di cultura materiale del patrimonio costruito.
Ma l’entusiasmo e la voglia di fare squadra tra scuole superiori ed università hanno fatto da traino e da leva per poter arrivare a gestire una Mostra con la presentazione degli elaborati finali degli studenti.
Giovedì 21 marzo alle 17 è stata inaugurata la Mostra “Immaginare il Museo” all’interno delle Sale Leonardiane del Castello di Vigevano con l’esposizione di tutti gli elaborati prodotti, Mostra che è rimasta aperta fino al 21 aprile.
Il materiale esposto è stato illustrato ai visitatori dai ragazzi del Casale, formati non solo per presentare gli elaborati progettuali, ma anche sui temi cruciali dell’educazione al patrimonio, quali la mediazione e comunicazione dei musei.
Gli studenti hanno dimostrato una grande consapevolezza per concetti di valorizzazione e trasformazione
consapevole del patrimonio esistente, individuando risposte non univoche alle esigenze della contemporaneità.